Le sezioni locali di Italia Nostra, FAI e WWF si sono unite con altre associazioni veneziane, insieme ad esperti autorevoli e indipendenti, per produrre un documento in cui si chiede all’UNESCO di inserire il sito Venezia e la sua Laguna nella Lista dei Siti in Pericolo.
Il documento è stato prodotto su espressa richiesta della delegazione di rappresentanti dell’UNESCO, ICOMOS e RAMSAR giunta a Venezia lo scorso ottobre per verificare lo stato del sito e l’adeguatezza del Piano di Gestione prodotto dall’Ufficio UNESCO del Comune di Venezia, di con-certo con il Comitato di Pilotaggio, costituito dalle istituzioni locali (http://www.veniceandlagoon.net/web/comitato_di_pilotaggio/).
Il documento mette a fuoco gli aspetti persistentemente critici che continuano a minacciare Venezia e la Laguna unitamente alle modalità per affrontarne le cause in modo efficace, fin da subito, anche sul-la base degli strumenti legislativi disponibili.
I punti salienti del documento riguardano:
- La degenerazione della Laguna dal punto di vista della morfologia e della funzionalità, con l’erosione delle barene, la dispersione dei sedimenti, la costruzione di isole artificiali e di discariche tossiche, l’erosione creata dal traffico croceristico e commerciale, dal moto ondoso e dalla pesca distruttiva, i mutamenti nelle correnti di marea non monitorati, la trasformazione in braccio di mare;
- I danni connessi alla presenza delle grandi navi da crociera e gli elementi di pericolosi-tà dei progetti finora proposti che necessitano di scavi lagunari, contrapposti alla possibilità di sviluppare un turismo marittimo sostenibile;
- Gli ultimi dati sul turismo sia dei pernottanti sia degli escursionisti, confrontati con gli studi esistenti sulla massima capacità di carico della città, che oggi risulta ampiamente superata. Elemento che compromette la qualità della vita, minaccia la sicurezza, comporta l’usura del tessuto urbano e monumentale e richiede con urgenza misure per limitare e gestire i flussi turistici.
- I dati allarmanti sull’esodo dei residenti, provocato in larga misura dalla conversione in uso turistico di gran parte del centro storico;
- Le azioni necessarie per promuovere attività tradizionali e innovative, non legate alla monocultura turistica, e incoraggiare la residenzialità.
Il documento fa seguito all’incontro avvenuto tra le organizzazioni locali e la Delegazione del Comitato UNESCO per il Patrimonio Mondiale, ottenuto nonostante le difficoltà create dall’amministrazione comunale in quell’occasione, che intendeva “invitare esclusivamente i portatori di interesse socio-economici”.
Si tratta di un’azione forte che nasce dalla rinnovata collaborazione tra rappresentanti della società civile e che intende continuare a sviluppare proposte concrete e progetti per salvaguardare il futuro di Venezia.
Per ulteriori informazioni:
Sito Patrimonio Mondiale – VENEZIA E LA SUA LAGUNA
VOGLIAMO VENEZIA
WahV, inoltre, ha partecipato nel settembre 2015 al flash mob “Vogliamo Venezia” per far sa-pere come i veneziani vedono il problema delle navi da crociera e per dimostrare il bisogno di avere una maggiore partecipazione pubblica nelle decisioni che riguardano il futuro di Venezia. Il documento allegato è stato redatto appositamente per la Delegazione UNESCO. Scarica il pieghevole
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