I lavori di ripristino ecologico dell’area di ripascimento a selezionata stanno progredendo. Originariamente costruito con sedimenti dragati, il sito ha subito un processo di erosione e un limitato sviluppo della vegetazione sin dalla sua creazione nel 2015. Nell’ambito dell’iniziativa Horizon 2020 WaterLANDS, il piano di ripristino sta già dimostrando il potenziale di metodi innovativi basati sulla natura per stabilizzare i sedimenti, migliorare la biodiversità e rafforzare la resilienza eco-morfodinamica.
Il ripristino integra materiali biodegradabili come fascine e rotoli di fibra di cocco, che aiutano a dissipare l’energia delle onde e favoriscono l’accumulo di sedimenti, consentendo l’insediamento di vegetazione pioniera come Spartina, Salicornia e Sarcocornia. Queste piante stabilizzano ulteriormente l’area, aumentando la capacità di sequestro del carbonio e la biodiversità. Indagini ecologiche e analisi dei sedimenti sono state condotte per fornire dati di base per la misurazione dei progressi, mentre le indagini con i droni monitorano i cambiamenti nella topografia e nella distribuzione delle piante. Le prime evidenze raccolte nel 2024 sono incoraggianti.
Per ulteriori dettagli, consulta Updates from the Venice Lagoon Action Site with We are here Venice.
Parallelamente, il programma educativo “I Giganti della Laguna” continua a coinvolgere le scuole medie del territorio, mentre workshop comunitari promuovono le connessioni tra i diversi stakeholder della Laguna. A dicembre si è inoltre tenuto il quinto incontro del gruppo direttivo, che ha riunito amministrazioni locali, l’Autorità Portuale di Venezia e il Provveditorato (Ente Statale per la salvaguardia della laguna). L’obiettivo era evidenziare il ruolo delle zone umide nell’affrontare le crisi climatiche e di biodiversità, diversificare le opportunità di occupazione e mettere in evidenza il potenziale di Venezia come città viva e sostenibile.
Un’iniziativa parallela, “La Laguna dei Cippi”, combina arte, scienza e cittadinanza attiva per approfondire la comprensione delle trasformazioni storiche ed ecologiche della laguna. Guidati/e dall’artista Claudio Beorchia, volontari e volontarie hanno documentato la Laguna dal punto di vista dei cippi di conterminazione, pietre di confine installate nel XVIII secolo per delimitare i margini della Laguna.
Per approfondimenti leggi l’articolo Discovering the Venice Lagoon: “La Laguna dei Cippi” Project.
Queste attività dimostrano il valore delle attività che combinano scienza del ripristino e partecipazione comunitaria per supportare la conservazione ecologica ed il coinvolgimento culturale.