Nel 1987 Venezia e la sua laguna sono state dichiarate patrimonio dell’umanità. Nel 2014 il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ha espresso varie preoccupazioni per il modo in cui le varie istituzioni (mal)gestiscono il sito. Per questo da allora l’UNESCO e l’amministrazione locale veneta hanno investito molto nella continua articolazione di report e relazioni.
Ultimamente le grandi questioni critiche, come ridurre le minacce ambientali create dalle grandi navi da crociera, e le persistenti tendenze negative come il turismo e il declino della popolazione, si sono intensificate particolarmente.
Come già nel 2015, abbiamo nuovamente investito le nostre energie nel coordinare tutte le associazioni, gruppi e comunità più rappresentative per sottoscrivere un appello comune indirizzato alla delegazione UNESCO che ha visitato Venezia in una missione consultiva a fine gennaio 2020. Ancora oggi vogliamo ribadire il nostro appello affinché Venezia e la sua Laguna trovino il loro posto nell’elenco dei siti in pericolo del mondo.
Questo nuovo appello fa seguito ad una serie di azioni intraprese durante l’estate 2019, al fine di allertare i delegati presenti alla riunione del Comitato per il Patrimonio Mondiale a Baku, in Azerbaigian. In questo contesto, tutti noi abbiamo firmato una lettera che sottolinea l’inadeguatezza del progetto e del programma decisionale riguardanti le sorti di Venezia e la sua laguna.
A un certo punto sarà necessario esprimere un giudizio sull’efficacia del programma del patrimonio mondiale dell’UNESCO nella protezione di siti fragili e complessi come Venezia e la sua laguna, e in risposta, forse sarà necessario investire tempo ed energie in altre sfere di influenza.
Scaricare la lettera alla World Heritage Committee, 20.06.2020 (ENG)
Scaricare il comunicato stampa, 27.06.2019 (ITA)
Leggere l’articolo, La Nuova di Venezia e Mestre, 30.06.2019 (ITA)
Leggere l’articolo Il Sole 24 Ore, 06.07.2019 (ITA)