“Con ironia qualcuno ci chiama nobilastri, bollando la nostra battaglia in difesa di Venezia con la sua Laguna come l’idea di un gruppo di sopravvissuti in cerca di visibilità. E no, il Gruppo 25 Aprile ha raccolto in pochi mesi 30.000 firme (3.000 nelle ultime 48 ore) e altre se ne raccoglieranno. Ci sono banchetti in tutta la città. Ma li avete contati i drappi esposti sui Palazzi che s’affacciano sul Canal Grande nel giorno della Regata Storica? Una cinquantina. Color dell’acqua, visibili a tutti. Un successo». È Jane Da Mosto, signora veneziana (anche se è nata a Londra), a raccontare con entusiasmo e determinazione il senso della protesta («noi preferiamo chiamarla affermazione») contro la soluzione «governativa» per liberare il Canale della Giudecca e il Bacino di San Marco dalle grandi navi: passaggio esterno, lontano dal centro, mantenendo l’attuale approdo alla Stazione Marittima, raggiunto attraverso un nuovo canale, il Contorta Sant’Angelo. «Un’assurdità, scelta non sostenuta da studi scientifici seri, un altro sfregio», incalza Jane….”
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